In linea con l'Accordo di Parigi sul clima

5 min di lettura 28 ott 22

Quali progressi sono stati compiuti a partire dalla COP26?

Nel novembre 2021, la conferenza COP26 ha riunito i leader mondiali per discutere dei cambiamenti climatici e accelerare l’intervento per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Con l’avvicinarsi della conferenza COP27 in Egitto, osserviamo i progressi compiuti e alle sfide emerse nel corso dell’ultimo anno.

Le dinamiche geopolitiche hanno preso il sopravvento, ma le problematiche climatiche non sono certo scomparse

Uno dei principali aspetti positivi della COP26 è stato quello di aver portato in primo piano le sfide climatiche e la necessità di una riduzione urgente delle emissioni. Da allora le dinamiche geopolitiche hanno preso però il sopravvento. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha innescato una crisi umanitaria, provocando tumulti nel sistema energetico globale con il taglio delle forniture di gas russo e l’impennata dei costi energetici.

I governi sono stati costretti ad affrontare una serie di nuovi problemi. Tuttavia, l’urgenza della sfida climatica resta di forte attualità. In aprile, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) ha sottolineato che gli obiettivi dell’Accordo di Parigi non verranno raggiunti senza “una riduzione immediata e radicale delle emissioni”.1 Siccità, inondazioni e altri eventi atmosferici estremi hanno messo in guardia sui rischi legati all’inazione di quest’anno.

Inversione a U sui combustibili fossili

Non volendo o non potendo contare sul gas russo, i Paesi hanno guardato ad altre fonti per il loro fabbisogno energetico. Non si può fare affidamento unicamente sulle energie rinnovabili per fornire il carico di base di energia o per soddisfare i picchi naturali della domanda. Ciò ha portato alcuni Paesi a rivedere le proprie politiche in materia di energia nucleare, mentre molti hanno ripiegato su altri combustibili fossili per colmare le lacune nel breve periodo.

Nonostante numerosi Paesi si siano impegnati in occasione della COP26 a eliminare o ridurre gradualmente l'uso del carbone, la domanda di questa materia prima è destinata a raggiungere un massimo storico nel 2022. In Cina, la produzione di carbone è aumentata dell'11% nella prima metà del 20222 e il governo ha approvato piani per aggiungere più di 8 gigawatt di nuove centrali elettriche a carbone solo nel primo trimestre.3 Le chiusure delle centrali a carbone nel Regno Unito e negli Stati Uniti sono state ritardate, mentre la Germania ha rimesso in funzione gli impianti a carbone per evitare blackout. Situazioni analoghe si sono verificate in varie parti del mondo.

Se da un lato questo aumenterà indubbiamente le emissioni nel breve periodo, dall'altro le conseguenze sociali di un mancato intervento sarebbero disastrose. Se l'energia dovesse diventare troppo costosa o scarsa, le aziende potrebbero chiudere, le persone perdere il proprio lavoro e le famiglie non potrebbero riscaldare le loro case.

Nuovi investimenti in energia pulita

La guerra in Ucraina ha messo in evidenza gli svantaggi provocati dall’affidarsi a regimi esterni per il fabbisogno energetico. È ormai ovvio che la decarbonizzazione e la sicurezza energetica vanno di pari passo e che l'energia pulita svolgerà un ruolo cruciale negli sforzi di molti Paesi per garantire l'approvvigionamento energetico e ridurre i costi.

Questo dato incoraggiante ha alimentato ulteriori investimenti nella tecnologia dell'energia pulita. Secondo BloombergNEF, gli investimenti globali nelle energie rinnovabili hanno raggiunto la massima record di 226 miliardi di dollari statunitensi nei primi sei mesi del 2022.4

Inoltre, diversi governi hanno assunto nuovi e coraggiosi impegni in questo ambito. L'Unione europea ha anticipato i suoi obiettivi di decarbonizzazione e ha annunciato un'accelerazione dell'introduzione delle energie rinnovabili attraverso il piano RepowerEU. Negli Stati Uniti, l'Inflation Reduction Act prevede miliardi di dollari di investimenti per la produzione nazionale di energia rinnovabile, soluzioni di decarbonizzazione e miglioramento dell'efficienza energetica.

Le società stanno intraprendendo azioni positive

È stato inoltre incoraggiante vedere le imprese intraprendere azioni positive contro il cambiamento climatico. Dal novembre 2021, più di 1.500 società si sono impegnate al raggiungimento di obiettivi definiti su base scientifica, portando il totale a oltre 3.500. Si tratta di obiettivi di riduzione delle emissioni considerati in linea con quelli dell'Accordo di Parigi (mantenere l'aumento della temperatura al di sotto di 1,5°C rispetto alle temperature preindustriali).

Adottare un’ottica di lungo periodo

È importante ribadire che la lotta al cambiamento climatico è un impegno sul lungo periodo. Richiede un intervento in tutte le aree geografiche e in tutti i settori e non si risolverà da un giorno all'altro. Il 2022 ha indubbiamente provocato una battuta d’arresto per i progressi nel breve termine, creando nuove sfide che devono essere affrontate insieme all'azione per il clima. Tuttavia, notiamo un crescente slancio verso la riduzione delle emissioni e verso il loro azzeramento, sia da parte delle aziende che dei governi. Questo entusiasmo dovrebbe essere accresciuto dal potenziale dell'energia pulita di migliorare la sicurezza energetica contenendo al contempo i costi.

Come investitori, ci aspettiamo che l'azione per il clima continui a occupare un posto di primo piano per i prossimi decenni. In qualità di investitori a lungo termine, questo significa che continueremo a considerare i rischi e le opportunità del cambiamento climatico, comprese le misure adottate in questo senso da una società, nell’analizzare le partecipazioni potenziali o esistenti.

Investire in un futuro migliore

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Quando si parla delle tematiche più urgenti del pianeta, non esistono soluzioni immediate. Investendo in modo pragmatico e misurato in un’ottica di sostenibilità, possiamo puntare a un futuro migliore per tutti, apportando risultati positivi sia per gli investitori che per il pianeta.

1. Comunicato stampa IPCC, 4 aprile 2022.

2. Fonti: Reuters – Analysis: China no closer to peak coal despite record renewable capacity additions

3. Green Peace – Plans for new coal plants in China rebound, with 8.63 GW approved in the first quarter of 2022

4. Renewable Energy Investment Tracker, secondo semestre 2022, BloombergNEF.

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By M&G Investments

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