Infrastrutture quotate per affrontare le sfide della nostra epoca

3 Minuti di lettura 17 ott 23

 

Si rimanda al glossario per la definizione dei termini contenuti in questo articolo.

In cosa consistono le infrastrutture?

Con il termine infrastrutture ci riferiamo generalmente a quegli asset legati all’offerta di servizi essenziali che sono fondamentali per il funzionamento della società.

Tutti dipendiamo dai beni infrastrutturali nella nostra vita quotidiana: i servizi di pubblica utilità che ci forniscono elettricità e acqua, le strade, gli aeroporti e i trasporti pubblici che ci permettono di viaggiare, le reti digitali che supportano le comunicazioni e i pagamenti.

Le infrastrutture costituiscono la colonna portante dell'economia globale nei periodi positivi come in quelli bui. Riteniamo che investire in società che possiedono o controllano asset fisici strategici possa svolgere un ruolo importante nel portafoglio degli investitori nel lungo periodo.

Le società infrastrutturali quotate presentano spesso le seguenti caratteristiche:

  • Asset a lungo termine di rilevanza cruciale coperti da contratti a lungo termine
  • Ricavi indicizzati all’inflazione
  • Flussi di cassa stabili e in crescita

Data la natura essenziale degli asset infrastrutturali, essi tendono a presentare una domanda piuttosto costante. Ciò significa che i loro flussi di cassa tendono a essere relativamente prevedibili e duraturi. Concentrandoci sulle società in grado di trasformare flussi di cassa stabili e in aumento in dividendi crescenti, riteniamo che le infrastrutture quotate rappresentino una fonte potenzialmente interessante di opportunità per gli investitori di lungo periodo alla ricerca di un reddito costante e in crescita.

Perché investire nelle infrastrutture quotate?

Le infrastrutture occupano un posto di primo piano nel tessuto della società moderna, offrendo servizi essenziali per le attività sociali ed economiche.

A nostro avviso, le infrastrutture quotate sono inoltre esposte a molteplici vantaggi tematici, che potrebbero giocare a favore di una forte crescita per molti decenni a venire. Le energie rinnovabili, la connettività digitale e i fattori demografici sono temi potenti e duraturi, che a nostro parere rappresentano interessanti opportunità a lungo termine per l'asset class.

Riteniamo che le infrastrutture siano fondamentali per la risoluzione di molti dei problemi più importanti e urgenti del mondo: il cambiamento climatico, la sicurezza energetica, la necessità di infrastrutture sociali e una società sempre più digitalizzata, solo per citarne alcuni. Affrontare queste sfide potrebbe essere una fonte di crescita per le società di infrastrutture nei prossimi anni.

A sostegno della transizione energetica

Nel caso del cambiamento climatico, si prevede che il settore delle infrastrutture svolgerà un ruolo centrale nella transizione energetica e nel passaggio dalla produzione di energia basata sui combustibili fossili a fonti di energia più pulite e sostenibili.

La crescente incidenza di eventi meteorologici estremi e la devastazione che essi recano alle comunità di tutto il mondo ci ricordano costantemente che è essenziale agire in maniera tempestiva. Secondo i consulenti McKinsey, per ridurre le emissioni entro il 2050 saranno necessari almeno 50.000 miliardi di dollari statunitensi di investimenti per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.1

I governi stanno introducendo un numero sempre più elevato di misure per far fronte al cambiamento climatico, in particolare l'Inflation Reduction Act del 2022 negli Stati Uniti, che ha stanziato miliardi di dollari per gli investimenti in energia pulita e in azione per il clima.

A nostro avviso, queste misure e questi incentivi rappresentano un forte sostegno alla transizione e potrebbero generare un enorme vantaggio per l’asset class. In quanto fonte principale di emissioni globali di anidride carbonica, i servizi di pubblica utilità svolgono con ogni probabilità un ruolo centrale in questo processo, nello sviluppo delle energie rinnovabili, la riconfigurazione di reti per agevolare nuove fonti di energia e lo sviluppo di reti a bassa tensione consone all’era moderna.

Sebbene il settore delle utility sia probabilmente il più coinvolto nella transizione energetica, altri tipi di aziende infrastrutturali possono potenzialmente contribuire alla decarbonizzazione dell'economia globale. Tra queste figurano le imprese di trasporto, le imprese energetiche che forniscono combustibili di transizione, come il gas naturale, e le imprese che sviluppano i combustibili del futuro, come l'idrogeno.

Aumentare la sicurezza energetica

Un altro fattore importante legato alla transizione energetica è quello della sicurezza. La guerra in Ucraina e la conseguente impennata dei prezzi dell'energia hanno fortemente messo in luce l’importanza di garantire forniture energetiche sicure. Al fine di ridurre il rischio di futuri shock energetici e interruzioni delle forniture, si sta ponendo maggiore enfasi nel garantire l'accesso a risorse energetiche affidabili.

Un elemento cruciale è stato il maggiore impulso allo sviluppo delle forniture energetiche nazionali, in particolare delle fonti rinnovabili, e alla creazione di nuove rotte di approvvigionamento. Entrambi questi aspetti coinvolgeranno probabilmente le imprese di infrastrutture, siano esse imprese di servizi, fornitori di tecnologie pulite come le turbine eoliche o gestori di gasdotti e reti di distribuzione. Di conseguenza, gli asset infrastrutturali possono essere considerati, a nostro avviso, un aspetto essenziale per affrontare il cambiamento climatico e migliorare la sicurezza energetica.

Protezione dall’inflazione

Negli ultimi due anni, l'inflazione ha rappresentato la problematica dominante per gli investitori di tutto il mondo. I prezzi sono schizzati alle stelle, soprattutto a causa dell'aumento del costo dei generi alimentari e dell'energia. Sebbene il tasso d'inflazione complessivo nelle principali economie sviluppate sia gradualmente sceso dai massimi di 40 anni, rimane ancora al di sopra degli obiettivi delle banche centrali.

Si prevede che l'inflazione diventi ormai un fattore di rischio persistente e che gli aumenti dei prezzi possano rimanere elevati. In un contesto di aumento dell'inflazione, gli investitori hanno iniziato a cercare asset in grado di fornire una difesa contro gli effetti corrosivi dell'aumento dei prezzi.

Riteniamo che le infrastrutture quotate possano offrire una certa protezione in questo contesto inflazionistico. In molti casi, il reddito degli asset infrastrutturali è indicizzato all'inflazione e quindi aumenta all’aumentare dell’inflazione. I contratti possono prevedere che i pagamenti periodici, come le royalty, siano legati a una qualche misura dell'inflazione. I pagamenti indicizzati all'inflazione possono anche essere richiesti per legge, come nel caso delle strade a pedaggio in alcuni Paesi.

A nostro avviso, l'investimento in infrastrutture offre quindi il potenziale di protezione dall'inflazione grazie a entrate indicizzate, che possono tradursi in pagamenti di dividendi crescenti. Riteniamo che un flusso di reddito in crescita possa rappresentare una copertura efficace contro l'inflazione nel lungo periodo e in molti casi notiamo come le società di infrastrutture registrino una crescita reale dei dividendi superiore all'inflazione.

Guardare con entusiasmo all’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (IA, nota in inglese come AI) ha costituito il tema dominante dei mercati azionari di quest'anno, ma NVIDIA non è l'unico beneficiario di questa tecnologia emergente. L'AI può aiutare le imprese infrastrutturali a raggiungere nuovi livelli di efficienza e, in ultima analisi, a migliorare la crescita a lungo termine dell’asset class.

Per esempio, le infrastrutture quotate offrono esposizione alla crescita dirompente dell'AI attraverso i centri dati, fondamentali per il successo dell'intelligenza artificiale vista la continua richiesta di risorse computazionali. All’espandersi dell’AI corrisponderà una sempre maggiore necessità di capacità di elaborazione, che richiede più spazio. A nostro avviso, l’ascesa dell'AI e di altre tecnologie fa ben sperare per la crescita dei ricavi e del potere di determinazione dei prezzi delle società di centri dati che sono in grado di soddisfare la futura domanda di spazio di archiviazione per server in tutto il mondo.

L'AI ha anche il potenziale per rivoluzionare l’asset class in altri modi, ad esempio facilitando lo sviluppo di reti intelligenti, che contribuiranno a migliorare la distribuzione e il consumo di elettricità, svolgendo un ruolo cruciale nell'ottimizzazione della gestione delle risorse idriche e consentendo alle società di infrastrutture di trasporto di sfruttare l'AI per migliorare l'efficienza e la sicurezza della mobilità.

Stiamo chiaramente menzionando solo alcune delle numerose opportunità. Integrando l’AI, l’infrastruttura si sta potenzialmente avviando verso una nuova era in cui le qualità dei suoi asset critici assumeranno ancora maggior rilievo.

Prospettive entusiasmanti

Riteniamo che le prospettive a lungo termine per le infrastrutture quotate siano interessanti. A nostro avviso, l'asset class non solo offre il potenziale di protezione dall'inflazione nell'attuale contesto, grazie ai ricavi indicizzati, ma è anche favorita dalle tendenze pluridecennali che potrebbero generare opportunità di crescita a lungo termine.

Quest'anno sono emerse alcune preoccupazioni circa l'impatto dell'aumento dei tassi di interesse sulle società di infrastrutture, in particolare su quelle con alti livelli di indebitamento: le utility e le società strutturate come REIT (Real Estate Investment Trust, fondi di investimento immobiliare) hanno patito le conseguenze peggiori del sentiment negativo quest'anno.

Tuttavia, riteniamo che gli investitori possano a volte diventare eccessivamente pessimisti nei confronti delle società percepite come sensibili ai tassi d'interesse. In qualità di investitori di lungo periodo, riteniamo che il sell-off possa offrire interessanti opportunità di investimento in società poco apprezzate, dove le prospettive di crescita a lungo termine rimangono intatte.

Con le valutazioni di alcuni settori a livelli che consideriamo molto interessanti e con l’impulso di potenti trend strutturali come la transizione energetica, la connettività digitale e i fattori demografici, siamo ottimisti circa il potenziale a lungo termine delle infrastrutture quotate.

Il valore degli investimenti è destinato ad oscillare. Questo determina il movimento al rialzo o al ribasso degli stessi e la possibilità che non si riesca a recuperare l'ammontare inizialmente investito.

Le opinioni espresse nel presente documento non sono da intendersi come raccomandazioni, consigli o previsioni. 

1Voices on infrastructure, 21 luglio, McKinsey & Company

Approfondimenti correlati