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23 min di lettura 18 ago 24
Siamo convinti che l’azienda tecnologica globale Microsoft stia contribuendo in misura considerevole e intenzionale all'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, impegnandosi a ridurre le proprie emissioni di gas serra (GHG) e fornendo ai clienti soluzioni che consentano di fare altrettanto con le loro emissioni di GHG.
Microsoft ha annunciato l'obiettivo ambizioso di diventare carbon negative entro il 2030. Inoltre, entro il 2050, avrà eliminato una quantità equivalente a tutta l'anidride carbonica che ha emesso, direttamente o indirettamente attraverso il consumo di elettricità, dalla sua fondazione nel 1975. La società intende raggiungere questo obiettivo riducendo il più possibile le proprie emissioni di gas serra, sostituendo il consumo di elettricità con energia rinnovabile ed eliminando le emissioni rimanenti.
Microsoft si è impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas serra di Ambito 1 e 2 (emissioni derivanti dalle proprie operazioni) quasi a zero entro il 2030, attraverso l'aumento dell'efficienza energetica, la decarbonizzazione e l'incremento dell'uso di energia rinnovabile (vedi sotto). Tra gli sviluppi più recenti in quest'area figurano la progettazione di centri elaborazione dati il più possibile efficienti dal punto di vista energetico, la sperimentazione dell'uso di celle a combustibile a idrogeno su larga scala per sostenere il fabbisogno energetico dei data center, l'alimentazione dei campus con energia termica e l'elettrificazione della flotta di veicoli del campus.
L'impresa si è inoltre impegnata a evitare qualsiasi crescita delle emissioni assolute di gas serra dell'Ambito 3 e a ridurre al contempo del 30% l'intensità delle emissioni di gas serra di tale Ambito per unità di fatturato entro il 2030, rispetto all'anno di riferimento 2017. Questi obiettivi sono stati approvati dall'iniziativa Science Based Targets (SBTi) e sono di importanza cruciale, in quanto le emissioni di gas serra di Ambito 3 (che comprendono la filiera produttiva di un'azienda) costituiscono il 96% delle emissioni totali di gas serra di Microsoft.
Le priorità dell'impresa includono il miglioramento delle metodologie di misurazione e contabilizzazione delle emissioni di gas serra dell'Ambito 3, la progettazione di efficienza e circolarità nella catena di fornitura per ridurre i consumi e l'impegno con i fornitori per la divulgazione e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Microsoft punta ad abbinare il 100% del suo consumo di elettricità, per il 100% del tempo, ad acquisti di energia a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Ad oggi, l'azienda ha sottoscritto contratti di acquisto di energia elettrica per un totale di 19,8 gigawatt di energia pulita, in 21 Paesi.
L'azienda mira inoltre a stabilire un legame tra i suoi impegni per l'energia a zero emissioni e i progetti di energia pulita e resilienza gestiti dalle comunità, creando nuove opportunità per queste ultime. Questo è il suo impegno per la "giustizia ambientale".
Microsoft si è impegnata a rimuovere una quantità di carbonio superiore a quella emessa entro il 2030 e a rimuovere una quantità equivalente alle sue emissioni storiche di gas serra entro il 2050. In totale, Microsoft ha stipulato un contratto per la rimozione di 5 milioni di tonnellate di carbonio nel 2023.
Il suo primo accordo di rimozione del carbonio è stato annunciato nel luglio 2022. Il colosso informatico ha stipulato un accordo di 10 anni per l'acquisto di rimozioni di anidride carbonica da Climeworks, società svizzera specializzata nella cattura e nello stoccaggio del carbonio, che è anche una partecipata della strategia Catalyst di M&G.
Questo accordo ha rappresentato il modello prototipo della società per l'eliminazione del carbonio su scala, e da allora la compagnia ha annunciato una serie di progetti con tale obiettivo in diversi settori. Per esempio, ha siglato un accordo con O.C.O Technology, che concilia la rimozione del carbonio con un approccio di economia circolare, utilizzando i rifiuti industriali per produrre calcare.
Microsoft mostra un forte impegno nei confronti della sostenibilità: la società ha fissato chiari traguardi per misurare i progressi compiuti e ha stabilito un legame tra la remunerazione dei dirigenti e i suoi progressi negli obiettivi di sostenibilità. L'impresa ha inoltre implementato una serie di soluzioni e iniziative per il clima, al di là degli impegni presi per ridurre o eliminare le emissioni di gas serra.
Ad esempio, nel 2022 ha lanciato Microsoft Cloud for Sustainability, una gamma completa di strumenti di gestione della sostenibilità di livello aziendale integrati ad altri sistemi aziendali. Ciò consente ai clienti di centralizzare i dati sulle emissioni di gas serra provenienti da fonti diverse in un linguaggio condiviso, contribuendo a semplificare il processo di registrazione, rendicontazione e infine riduzione delle emissioni di gas serra.
Allo stesso modo, il Dashboard di Impatto delle emissioni di Microsoft aiuta i clienti a comprendere l'impatto sulle emissioni di gas serra derivante dall'utilizzo delle soluzioni di archiviazione digitale basate su cloud dell'azienda. Il dashboard stima le emissioni dirette e indirette di gas serra derivanti dall'utilizzo del cloud da parte di un cliente e le emissioni di gas serra evitate dall'esecuzione di processi "nel cloud" anziché a livello locale.
Altrove, Microsoft punta a sostenere soluzioni innovative per il clima attraverso il suo Climate Innovation Fund da 1 miliardo di dollari USA. Questo fondo investe in società che hanno il potenziale di avere un impatto significativo e misurabile sul clima entro il 2030. Dal lancio del fondo nel 2020, Microsoft ha investito 761 milioni di dollari in oltre 55 soluzioni tra sistemi energetici, industriali e naturali, solo per citarne alcuni.
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