Prospettive di investimento 2025 - Outlook di metà anno | Mantenere la rotta nonostante le fasi turbolente

5 min di lettura 10 giu 25

Con l’ingresso nella seconda metà del 2025, gli investitori si trovano ad affrontare un panorama mutevole, influenzato da sviluppi politici, economici e monetari. L'introduzione di dazi statunitensi elevati ha alimentato ulteriore incertezza sui mercati finanziari, ma il quadro generale comprende anche le preoccupazioni per i livelli di debito pubblico e la crescita economica.

Una possibile conseguenza di una politica commerciale statunitense più protezionista potrebbe essere un indebolimento della fiducia nei mercati statunitensi. Nel primo semestre di quest'anno, abbiamo osservato segnali che indicano come gli investitori stiano rivalutando l'entità delle allocazioni statunitensi esistenti e siano aperti all’idea di trasferire il loro patrimonio verso altre destinazioni, come l'Europa. 

In questo outlook di metà anno, i CIO di M&G dei team azionario, obbligazionario e private markets condividono le loro prospettive su come un approccio attivo e di lungo periodo possa aiutare gli investitori a orientarsi in un contesto complesso come quello attuale,  indicando al contempo dove intravedono le opportunità più promettenti.

Azionario: restare nel mercato, piuttosto che prevederne le mosse

I mercati azionari potrebbero essersi ripresi dallo shock iniziale seguito all'annuncio dei dazi da parte del Presidente Trump, ma Fabiana Fedeli, CIO Equities, Multi Asset e Sostenibilità, ci mette in guardia da ottimismi eccessivi. I negoziati commerciali sono ancora nelle fasi iniziali e l’incertezza resta elevata.

Fedeli sottolinea un’evoluzione importante: cresce la consapevolezza che il mercato statunitense non è più l'unico protagonista. Pur ritenendo che non vi sia ancora un'alternativa che giustifichi un'uscita completa dagli asset statunitensi, Fabiana individua alcune opportunità di diversificazione per gli investitori. 

L'Europa sta emergendo come un concorrente degno di nota: l'aumento della spesa per la difesa e il fondo tedesco per le infrastrutture da 500 miliardi di euro potrebbero avere un impatto positivo sulle imprese del continente in settori che spaziano dalla difesa all'edilizia, dai servizi di pubblica utilità all'industria.

Fedeli evidenzia anche opportunità nelle imprese di semiconduttori legate all'AI (Artificial Intelligence), che potrebbero beneficiare della continua resilienza degli investimenti in AI, e in India, dove le imprese incentrate sul mercato nazionale sono meno esposte alle tensioni commerciali globali.

In un momento di elevata incertezza macroeconomica, Fedeli suggerisce agli investitori di concentrarsi sulle singole società, cercando di individuare i vincitori ed evitare i perdenti. 

Poiché la velocità dei movimenti di mercato aumenta, creando ulteriore complessità per gli investitori, Fedeli sottolinea che ciò che conta è il tempo trascorso nel mercato, più che il tentativo di prevederne i movimenti. 

I dati lo confermano: perdere solo pochi giorni di mercato con le migliori performance può incidere profondamente sui rendimenti a lungo termine. Dato che i giorni più brillanti del mercato spesso seguono quelli di maggior ribasso, il tempismo di mercato è un'impresa ardua. Restare investiti conta. 

Guardando al futuro, Fabiana osserverà i segnali di un rallentamento dell'economia e cercherà di affrontare l'incertezza investendo in titoli specifici piuttosto che nei mercati azionari più ampi.

Reddito fisso: in tempi incerti, l’approccio attivo è premiante

Guardando all’universo del reddito fisso, Andrew Chorlton, CIO Fixed Income, ritiene che il contesto attuale possa mettere in luce l’importante ruolo della gestione attiva. Il vero impatto delle politiche tariffarie e fiscali di Trump potrebbe emergere nel tempo. In un contesto di incertezza sull'inflazione, sull'aumento del debito e su una potenziale recessione, Chorlton sostiene l’importanza di un approccio attivo, in grado di offrire agli investitori il potenziale per adattarsi e sfruttare il panorama in evoluzione.

Mentre gli Stati Uniti sono alle prese con l'incertezza, le sorti di altre regioni stanno seguendo percorsi divergenti. Chorlton sottolinea che in Europa possiamo iniziare a notare differenze nella performance economica, evidenziando i coraggiosi piani di stimolo economico della Germania. Nel frattempo, molti mercati emergenti sono riusciti a domare l'inflazione e a ridurre i tassi d'interesse. Con rendimenti reali interessanti e prospettive di crescita relativamente solide, a suo avviso, queste regioni offrono opportunità. 

Gli spread delle obbligazioni societarie restano contenuti - troppo contenuti, secondo Chorlton, visti i rischi potenziali. Chorlton raccomanda di adottare un atteggiamento difensivo, privilegiando le obbligazioni di debitori di qualità elevata. L'obiettivo è quello di proteggere il capitale in caso di aumento dei rischi, mantenendo al contempo riserve di liquidità, ovvero risorse pronte per essere investite in punti di ingresso più interessanti. Nel frattempo, ritiene che gli investitori possano beneficiare di rendimenti relativamente interessanti dai titoli di Stato e dai titoli garantiti da attività di qualità elevata (strumenti finanziari garantiti da un pool di attività). 

Il suo messaggio chiave: in un mondo in cui l'incertezza sembra essere l'unica costante, è fondamentale operare in maniera agile e selettiva. Gli investitori attivi che adottano un approccio paziente possono attendere che si presentino opportunità interessanti in cui sono sufficientemente remunerati per i rischi presi. 

Private Markets: resilienza in tempi incerti

I Private Markets non sono stati immuni dall'effetto dei dazi di Trump. L'elevato livello di incertezza attuale e l’apprensione degli investitori non favoriscono la fiducia del mercato e il flusso di transazioni. Tuttavia, Emmanuel Deblanc, CIO Private Markets, ritiene che sia proprio in momenti come questi che emerge il valore del capitale paziente a lungo termine, che caratterizza i mercati privati.

Gli sviluppi recenti potrebbero rivelarsi positivi per alcune strategie del mercato privato. Ad esempio, il credito privato potrebbe trarre vantaggio dal fatto che le banche continuano a ritirarsi dai prestiti più rischiosi, favorendo la migrazione in corso dai finanziatori tradizionali a quelli privati e incrementando sia i volumi che i margini di profitto. È probabile che il settore immobiliare continui la sua ripresa, anche se più lentamente, sostenuto da una forte domanda e da un'offerta limitata.

Il private equity potrebbe invece affrontare maggiori ostacoli, soprattutto se l'aumento dei dazi dovesse determinare un'inflazione ostinata e tassi d'interesse elevati. Ciò potrebbe rendere più costosi i finanziamenti e più difficili le uscite. 

Tuttavia, Emmanuel ritiene che i fattori strutturali alla base della crescita dei private markets, come il passaggio al credito alternativo e agli investimenti in infrastrutture, siano ancora ben saldi.

Il suo messaggio è chiaro: i private markets offrono una preziosa fonte di capitale paziente e a lungo termine. Forse non sono immuni dagli shock di mercato, ma, a suo avviso, sono ben posizionati per affrontarli.

Conclusione: mantenere la rotta

La seconda metà del 2025 si preannuncia tutt'altro che tranquilla e prevedibile. Tuttavia, come chiariscono i CIO, incertezza non significa paralisi. Significa mantenere un approccio disciplinato e selettivo e rispondere alle opportunità create dalle turbolenze del mercato. Che si tratti di diversificare oltre le azioni statunitensi, di cercare rendimento nei mercati emergenti o di puntare sulla resilienza degli asset privati, esistono percorsi che gli investitori posso seguire per affrontare l'attuale contesto di mercato.

In particolare, i CIO ribadiscono un principio di investimento senza tempo: il successo spesso non deriva dal tentativo di prevedere la prossima mossa, ma dal restare investiti, concentrati e flessibili.
 

Il valore degli investimenti è destinato ad oscillare. Questo determina il movimento al rialzo o al ribasso dei prezzi e la possibilità che non si riesca a recuperare l'ammontare inizialmente investito. Quando menzionate, le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.

Le opinioni espresse nel presente documento non sono da intendersi come raccomandazioni, consigli o previsioni e non devono essere considerate una raccomandazione all'acquisto o alla vendita di un particolare titolo.

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