Azionario
20 Minuti di lettura 3 nov 23
Il contesto macroeconomico si sta rivelando più resiliente del previsto, in particolare negli Stati Uniti, dove i tassi di interesse più elevati non hanno ancora penalizzato in larga parte consumatori e imprese. Tuttavia, con il calo dei risparmi in eccesso e la ripresa dei rimborsi dei prestiti studenteschi negli Stati Uniti, potremmo assistere a una futura erosione del reddito disponibile. Nel contesto di un aumento dei premi per il rischio azionario, pur continuando a osservare sacche di performance positive sui listini per i tempi a venire, nel breve termine siamo più cauti sul mercato azionario nel suo complesso. Le nostre strategie multi-asset ad allocazione tattica hanno ridotto l’esposizione ampia al mercato dell’equity e incrementato quella al reddito fisso.
In ambito azionario, visto il contesto macroeconomico incerto, prediligiamo gli investimenti dove i fattori strutturali sono più solidi rispetto all'esposizione ciclica e continuiamo a favorire tematiche di lungo periodo come le infrastrutture, gli ecosistemi a basse emissioni di carbonio e l’innovazione, inclusa l’Intelligenza Artificiale. Nel breve termine, la compressione del differenziale di rendimento durante la recente correzione (“sell off”) offre una nuova potenziale opportunità di generare alfa attraverso un approccio selettivo. Con i timori di tassi “più alti più a lungo” che portano ai minimi le valutazioni delle società immobiliari e dei servizi di pubblica utilità, ci sembra il momento giusto per incrementare l'esposizione alle infrastrutture.
Il valore degli investimenti è destinato ad oscillare. Questo determina il movimento al rialzo o al ribasso degli stessi e la possibilità che non si riesca a recuperare l'ammontare inizialmente investito.