Step by step verso l’azionario: un approccio graduale ai dividendi

3 min di lettura 1 set 25

In un mondo segnato da incertezza macroeconomica e tensioni geopolitiche, gli investitori tendono a privilegiare la sicurezza, mantenendo livelli elevati di liquidità.

In Europa, i depositi bancari superano i 9.000 miliardi di euro, evidenziando un ampio potenziale di capitale ancora inattivo. Sebbene questo atteggiamento prudente possa apparire giustificato in un contesto volatile, pensiamo che nel lungo periodo possa comportare la rinuncia a opportunità di rendimento e una progressiva erosione del potere d’acquisto.

Una possibile risposta a queste sfide è rappresentata da un’esposizione graduale ad asset più dinamici, come le azioni, che possono offrire rendimenti potenzialmente superiori nel lungo periodo. Sebbene comportino un livello di rischio maggiore, questi strumenti offrono anche rendimenti potenzialmente superiori, rendendoli una scelta interessante per chi è disposto ad adottare una strategia di investimento più attiva.

L’impatto dell’inflazione

La sicurezza offerta dai depositi bancari è rassicurante per molti risparmiatori, ma mantenere troppa liquidità comporta rischi, in particolare la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione. Secondo l’ISTAT, dal 1948 l’inflazione ha mediamente ridotto di circa un terzo il valore reale dei risparmi su dieci anni, con punte fino all’80% negli anni ’80. Nella maggior parte degli altri periodi, il deprezzamento si è attestato tra il 20% e il 30%.

In un mondo in rapida evoluzione, prevedere l’inflazione è sempre più difficile. Il recente shock inflazionistico ha interrotto un lungo periodo di stabilità dei prezzi, rendendo ancora più urgente per le famiglie adottare strategie capaci di proteggere e far crescere il valore reale del capitale nel tempo.

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L’azionario come nuova fonte di reddito

In questo contesto, gli investitori cercano nuove fonti di reddito, ampliando l’orizzonte oltre l’obbligazionario e includendo l’azionario, sostenuti da trend strutturali e dalla crescente diffusione di dividendi regolari. Le azioni, tradizionalmente associate alla crescita, stanno assumendo un ruolo centrale anche nella generazione di reddito.

Rispetto alla liquidità, riteniamo che le azioni offrano un potenziale di rendimento superiore nel lungo periodo. Sebbene comportino rischi, questi sono spesso necessari per raggiungere obiettivi finanziari futuri. Storicamente, il rendimento aggiuntivo rispetto agli asset privi di rischio si è attestato tra il 5% e il 10% annuo. Un rendimento del 7,5% può più che raddoppiare il capitale in 10 anni, mentre rinunciare all’investimento azionario può compromettere le prospettive di guadagno.

Nel lungo termine, puntare a rendimenti superiori fa una grande differenza

Step by step verso l’azionario

Il passaggio dal risparmio all’investimento può apparire impegnativo, ma un approccio graduale e disciplinato può facilitarlo. Pensiamo che una strategia efficace preveda l’aumento progressivo dell’allocazione azionaria, partendo da una combinazione iniziale con obbligazioni, che offrono reddito fisso e potenziale di crescita.

Le obbligazioni societarie, in particolare, presentano rendimenti più elevati rispetto ai titoli di Stato, pur comportando un rischio maggiore. Per questo è fondamentale una selezione attenta, evitando emittenti fragili e privilegiando un approccio attivo e diversificato.

Con una strategia a più step, l’equilibrio tra obbligazioni e azioni può essere costruito nel tempo. L’aumento graduale dell’esposizione azionaria, secondo la nostra opinione, aiuta a contenere la volatilità e, investendo con regolarità, si riduce il rischio di market timing, distribuendo nel tempo il prezzo d’acquisto delle azioni.

Il ruolo strategico dei dividendi

Per chi è alla ricerca di reddito, i titoli azionari con dividendi rappresentano una soluzione interessante. Possono offrire un flusso costante di reddito, utile soprattutto nei momenti di volatilità, e la loro crescita può contribuire a proteggere dall’inflazione. Il reinvestimento dei dividendi sfrutta il potere della capitalizzazione, generando rendimenti cumulativi nel tempo e favorendo la crescita del capitale.

Le società che distribuiscono dividendi sono spesso aziende stabili e ben gestite, generalmente meno volatili rispetto al mercato. Una strategia a più step, orientata verso un portafoglio diversificato di titoli a dividendo e gestito attivamente, può risultare più rassicurante per chi sta passando da un’allocazione prudente a una più orientata alla crescita.

Storicamente, i dividendi hanno avuto un ruolo centrale nella performance azionaria: negli ultimi 25 anni, il 56,1% del rendimento dell’indice MSCI ACWI è derivato dal reddito e il 43,9% dall’apprezzamento del capitale1. Inoltre, investire in società con dividendi in crescita consente di combinare reddito e crescita del capitale, obiettivi che non si escludono a vicenda.

Un approccio “step by step” 

In un contesto di elevata volatilità e incertezza macroeconomica, molti investitori possono sentirsi scoraggiati dall’idea di esporsi ai mercati azionari. Tuttavia, pensiamo che un approccio graduale e strutturato possa rappresentare una soluzione efficace per costruire fiducia e affrontare con maggiore consapevolezza le oscillazioni del mercato.

Partire da una combinazione tra obbligazioni societarie e azioni con dividendo consente di generare un flusso di reddito potenzialmente stabile, riducendo l’impatto della volatilità. Nel tempo, è possibile aumentare progressivamente l’esposizione azionaria, diversificando il portafoglio e cogliendo opportunità di lungo periodo.

I mercati instabili, infatti, possono offrire occasioni interessanti per investitori selettivi, capaci di individuare titoli di qualità a prezzi vantaggiosi. In questo scenario, riteniamo che una selezione azionaria ben diversificata, focalizzata su società solide e resilienti a livello globale, possa contribuire a generare valore sostenibile nel tempo.

Fonte: Bloomberg, 31 maggio 2025.

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